Autori – Preti secolari posteriori al 1817

La formazione del clero diocesano a Cuneo

Dall’istituzione della Diocesi di Cuneo nel 1817 sono stati calcolati circa 1500 preti diocesani, formatisi quasi esclusivamente nel Seminario vescovile in Cuneo. Già infatti dalla fine del Settecento in città era attivo un seminario facente capo alla diocesi di Mondovì, poi soppresso nel 1802. Appena si costituì la nuova diocesi si ebbe premura di riaprire una casa di formazione teologica per gli aspiranti al presbiterato. Dopo alcuni anni di rodaggio si ebbe un discreto nucleo anche di insegnanti che tennero alto il livello di studio, ben oltre il clima della semplice restaurazione, ma mettendosi in contatto con i fermenti culturali, quali quelli del Rosmini, o pastorali nella scia del Cafasso, ed infine sociali ed educativi, sull’onda del Cottolengo e di don Bosco. Questo portò ad una significativa schiera di zelanti parroci della stagione del Movimento Cattolico, tutti dediti alle molte forme di riconquista cattolica della società. Nel corso dell’Ottocento furono parecchie decine i preti che affrontarono lo studio necessario per ottenere la laurea in teologia o in diritto canonico, pur non avendo ruoli didattici nel seminario o in strutture scolastiche.

È pure in atto una ricerca sul ruolo dei preti impegnati nell’insegnamento scolastico elementare, prima come rettori di confraternite, che in molti paesi ressero le scuole fino al 1847; altri si munirono di patente magistrale per svolgere il doppio ruolo di cappellano e maestro in sperdute borgate di campagna e di montagna. Alcuni di essi percorsero la carriera scolastica divenendo direttori didattici.

Con la crisi modernista e la terribile esperienza della prima guerra mondiale, in cui furono arruolati 60 tra giovani preti e chierici di teologia, il contesto si fece più difficile, creando scoraggiamenti, fughe all’estero con il servizio ai migranti, o con adesioni acritiche al regime, ma anche incoraggiando i più sensibili a ricerche di vie di presenza pastorale più personale ed approfondimenti di vita interiore che hanno portato alcuni preti fino al martirio nel secondo conflitto mondiale.

La riaffermazione socio-politica della cristianità dopo il 1948, ha ridato frenesia alla realizzazione di opere cattoliche nei campi più svariati, spesso a discapito di una preparazione culturale e spirituale capace di far fronte a problematiche solo in parte accantonate nella generazione precedente. Per questo il rinnovamento conciliare del Vaticano II e la contestazione come esplosione vistosa della secolarizzazione ricorrente ad ondate crescenti da un paio di secoli, colse una buona parte del clero impreparata, lasciando strascichi di defezioni.

Il periodo postconciliare ha visto il crollo delle vocazioni, collegato anche allo stallo demografico, il crescere di mobilità sociale nel vortice della globalizzazione, ponendo prospettive di fede e di pastorale tuttora in pieno sviluppo. Reazione positiva è l’impegno ad una miglior qualificazione teologica di una parte del giovane clero, pur nella sua esiguità crescente.

Le pubblicazioni di preti diocesani

Una ricerca non ancora definitiva ha contato circa 1600 preti diocesani, dalla fondazione della diocesi di Cuneo nel 1817 ad oggi. Approssimativamente meno di un centinaio di essi ha lasciato degli scritti stampati; e la metà di essi va conteggiata tra gli insegnanti in seminario o nelle scuole . Il numero si può raddoppiare se si prendono in considerazione i bollettini parrocchiali iniziati verso il 1900 e pubblicati in abbondanza nei decenni centrali del secolo XX; si può aggiungere un altro esiguo numero di preti, che ebbe occasione di scrivere sui giornali cattolici a partire dalla metà Ottocento.

All’inizio dell’Ottocento si trovano un certo numero di composizioni poetiche e celebrative di matrimoni, fasti nobiliari; poi vi sono rari scritti attinenti le discussioni politico-religiose del 1848; mentre si fanno più numerosi gli interventi dei preti del Movimento, a fine Ottocento, tutti tesi a celebrare inaugurazioni di opere educative ed assistenziali, a tessere l’elogio funebre di loro battaglieri confratelli, ad offrire opuscoli per la formazione dei soci delle associazioni cattoliche o libretti per ravvivare qualche particolare devozione tra i fedeli; si possono citare i nomi dei parroci più noti: Dalmazio Peano, Giovanni Calandri, Costanzo Morre, Silvio Ramazzina.

Alcuni di essi si cimentarono anche in brevi opuscoli storici sulle vicende delle loro chiese, emulando le ricerche avviate dai professori del Seminario nel settore della storia locale, da Carlo Pellegrino ad Alfonso Riberi fino a Maurizio Ristorto. Vi furono anche interessanti esempi di preti dediti alla diffusione del progresso scientifico e tecnico, che potesse favorire lo sviluppo del mondo rurale: una menzione merita, ad esempio, il parroco di Montemale, Giacomo Lovera, con operette tradotte perfin in francese.

Tuttavia anche nel clero dopo la prima guerra mondiale prevalse il silenzio e nel secondo dopo guerra, a parte la fioritura dei bollettini parrocchiali, il clero cuneese fu piuttosto dedito a rinnovate realizzazioni pastorali e sociali, che non allo studio. Può risultare emblematica l’osservazione del vescovo Carlo Aliprandi, un paio d’anni dopo il suo arrivo a Cuneo nel 1971, ammirato dello zelo pastorale, ma perplesso per il fatto che la maggior parte dei preti non aveva nemmeno letto un libro in un anno!

Accanto, o forse meglio nel cuore di questo attivismo vi fu buona parte del clero locale un sincero spirito di fede e di servizio al vangelo che si espresse in modo umile ma profondo in veri servi di Dio: come le vittime di violenza nel periodo bellico don Giuseppe Bernardi, parroco a Boves, ucciso col il giovane vicecurato don Mario Ghibaudo, o don Secondo Bologna, morto sotto le bombe come vescovo di Campobasso; e come figure che hanno inciso sulla crescita spirituale dei fedeli e di molti confratelli, anche con i loro scritti, come don Agostino Pellegrino, costruttore del santuario di Fontanelle, e don Andrea Gasparino, fondatore della Città dei Ragazzi e poi del Movimento Contemplativo Missionario “Charles de Foucauld”.

Audisio Antonio Maria Leggi tutto

Audisio Giuseppe Leggi tutto

Barberis Costanzo Leggi tutto

Beraudo Giovanni Leggi tutto

Bertone Terenzio Leggi tutto

Borsotto Lorenzo Leggi tutto

Brignone Ignazio Leggi tutto

Bruno Giuseppe Leggi tutto

Bruno Mauro Leggi tutto

Calandri Giovanni Leggi tutto

Caraglio Francesco Leggi tutto

Chesta Giuseppe Leggi tutto

Comba Claudio Leggi tutto

Comba Luigi Leggi tutto

Cometto Alessandro Leggi tutto

Cristini Edoardo Leggi tutto

Cristore Giovan Battista Leggi tutto

Davino Giovanni Battista Leggi tutto

Dellerba Bartolomeo Leggi tutto

Delpiero Domenico Leggi tutto

Destefanis Giovanni Leggi tutto

Destombes Pietro Alberto Leggi tutto

Fioretti Michele Leggi tutto

Forneris Bernardo Leggi tutto

Gallo Giovanni Giacomo Leggi tutto

Gasparino Andrea Leggi tutto

Giordana Sebastiano Leggi tutto

Giorgis Giovanni Leggi tutto

Giraudi Giovanni Battista Leggi tutto

Lobetti Pier Filippo Leggi tutto

Lovera Giacomo Aniano Leggi tutto

Marchisio Amedeo Leggi tutto

Margaria Benedetto Leggi tutto

Martini Aurelio Leggi tutto

Massa Giacomo Luigi Leggi tutto

Miraglio Francesco Leggi tutto

Morre Costanzo Leggi tutto

Oggero Antonio Leggi tutto

Pagliero Giuseppe Antonio Leggi tutto

Parola Giuseppe Leggi tutto

Peano Dalmazio Leggi tutto

Pecollo Giuseppe Leggi tutto

Peirone Lorenzo Leggi tutto

Pellegrino Agostino Leggi tutto

Ramazzina Silvio Felice Leggi tutto

Rossi Francesco Leggi tutto

Rovere Adriano Leggi tutto

Sordello Giacomo Leggi tutto

Stoppa Cesare Leggi tutto

Timossi Innocenzo Leggi tutto

Toselli Giovanni Leggi tutto

Varrone Andrea Leggi tutto

Viara Bernardino Leggi tutto

Viotti Michele Leggi tutto

 

Bibliografia
Maccario Sebastiano – Abre Vincenzo, Saggio di Bibliografia Cuneese contenente gli scritti e le opere degli autori del circondario, pubblicato a spese del Municipio, Cuneo, Tipografia Subalpina, 1889.

Maccario Sebastiano, Opere ed Opuscoli stampati nella città di Cuneo dall’introduzione della stampa in questa città fino al presente esistenti nella Biblioteca civica oppure menzionate in opere ivi pure esistenti, Cuneo, 26 settembre 1891. (Manoscritto in Biblioteca Diocesana di Cuneo)

Manno Antonio, Bibliografia di Cuneo, Torino, Stamperia Reale G.B. Paravia, 1892.

Riberi Alfonso MAria, Le circoscrizioni ecclesiastiche nella provincia di Cuneo nel loro sviluppo storico, in “Comunicazioni della Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici per la provincia di Cuneo”, n. 2, ora in “R.A.M. Repertorio di antiche memorie”, Cuneo, Primalpe, 2005, pp. 859-866.

Riberi Alfonso MAria, Cenni storici sulla città di Cuneo, in “Guida per la Provincia Grande”, Cuneo 1930, ora in “R.A.M. Repertorio di antiche memorie”, Cuneo, Primalpe, 2005, pp. 1083-1092.

Ristorto Maurizio, Storia religiosa delle Valli Cuneesi. La Diocesi di Cuneo, Cuneo 1968.

Gazzola Gian Michele, (a cura di), Cuneo. Una Diocesi e una Città, Cuneo, Ed Diocesi di Cuneo, 1998.

Musso Gino, Diocesi e Vescovi, in Cuneo da ottocento anni 1198-1998, Savigliano, L’Artisitica, 1998, pp. 309-323.

Musso Luigi, Note storiche, in “da una terra di speranza”, Bernardi E. e Mondino C. (a cura di), Primalpe, Cuneo, 1999, pp. 17-45. (con cenni diversi sui vescovi fino al dodicesimo, mons. Aliprandi, nel 1999)

Marino Costanzo, Vi racconto la “mia” Chiesa Cuneese. Rivisitazione della storia della Diocesi, Edirice Esperienze, Fossano, s.d. (2001). (con presentazione dei quattro vescovi tra il 1926 ed il 1999)

Gazzola Gian Michele, (a cura di), Preti e vescovi a Cuneo dal 1200 a oggi. Repertorio del clero cuneese, Cuneo, Primalpe., 2012

Sguaiser Oscar e Gazzola Gian Michele, (a cura di), Ogni paese la sua storia – Raccontare la storia per non dimenticare – Omaggio a don Maurizio Ristorto, Cuneo, Primalpe., 2012

Vitale Brovarone Alessandro, Il Fondo Storico della Biblioteca Civica di Cuneo: manoscritti e libri antichi, Cuneo, Biblioteca Civica, 2003.

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