Arte contemporanea nelle nostre chiese

Resta visitabile fino al 20 dicembre la mostra “Arte contemporanea nelle nostre chiese” dell’artista di Paul Moroder nei locali del Seminario dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12.30. Un percorso espositivo che si prefigge di sollecitare la riflessione sulla possibilità di installare nelle chiese del ‘400, ‘700 o ‘900 opere di arte contemporanea.

Un vescovo benedicente accoglie i visitatori sulle scale che portano al primo piano del Seminario, poi una Madonna, un angelo all’ingresso della cappella in cui sono state inserite dei dipinti nel presbiterio. Poi nei locali dell’amministrazione e del settore Cultura della Curia c’è un percorso fotografico con foto di adeguamenti liturgici di presbiteri, tra cui Santa Maria del Bosco di Cuneo, di alcune chiese. Al fondo del corridoio due busti in vetro raffigurano un’Annunciazione.

“Una mostra per superare la difficoltà di accettare l’arte contemporanea nelle chiese – ha detto don Giuseppe Pellegrino, vicario episcopale per la Cultura durante l’inaugurazione di martedì 12 novembre. Alcune opere sembrano vicine e altre lontane alla sensibilità dei fedeli, oggi probabilmente più legati al passato per trovare nelle chiese qualcosa di stabile, tradizionale. La mostra vuole sollevare la novità dell’arte contemporanea, su come attivare un nuovo dialogo con l’uomo contemporaneo nelle nostre chiese anche attraverso l’arte”. A questo proposito l’artista Paul Moroder ha detto: “Creare un’opera d’arte è difficile, crearne a uso liturgico è ancora di più. Perché devi portare alla gente un’emozioni pura e vera. Non con delle provocazioni come è di solito l’arte. In questo senso l’arte nelle chiese non deve diventare monumentale, rimandando agli artisti o agli architetti, ma deve aprire allo spirito”.