Omelia nella festa della Madonna del Carmelo

Maria, Vergine del Carmelo, aiutaci a far sì che anche la nostra terra diventi il ‘giardino di Dio’
16-07-2021

La solennità odierna della Madonna del Carmelo ha le sue origini dalla devozione alla Vergine Maria specie dell’ordine Carmelitano.

Il Carmelo è una catena montuosa che unisce la Samaria alla pianura di Esdrelon. Letteralmente questa parola significa il giardino di Dio. Su questi monti sono passati tutti; molte sono le grotte preistoriche. Il Carmelo è citato nei salmi ed è famoso per la presenza del profeta Elia e della sua lotta contro i sacerdoti di Baal.

Con le crociate, dopo il 1099, divenne centro di vita eremitica. Questi monaci eressero una piccola chiesetta sul monte e sulla grotta di Elia, dedicata a Maria. Essa indicava l’orientamento spirituale di questi monaci, consacrati a Maria, al servizio della Chiesa; vennero chiamati “Fratelli della beata Vergine Maria del Monte Carmelo”. Nel 1252 avviene un’apparizione a Simone Stock con la Vergine nell’atto di consegnargli lo scapolare.  Nel secolo 14° i monaci fuggono dal monte perché perseguitati dai mussulmani e si diffondono in tutta Europa. Varie sono state le riforme dell’Ordine Carmelitano. Ritornarono in terra santa solo dopo alcuni secoli.

Ciò che è importante è la devozione a Maria. La contemplazione a Maria conduce alla contemplazione del suo Figlio Gesù.

Anche qui a Cuneo il culto verso la Madonna è sempre stato presente e lo dimostrano questa Chiesa dedicata a Maria Madonna del bosco, la parrocchia di Santa Maria qui accanto, la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, il santuario della Madonna della Riva, e la chiesa di San Sebastiano dedicata anche alla Vergine del Carmelo.

Nel solco di chi ci ha preceduto, anche noi dobbiamo guardare a Maria come vero modello di vita cristiana.

Ha accolto nel silenzio, nella meraviglia, nello stupore e nella contemplazione le misteriose chiamate di Dio.

Ha accompagnato Gesù per tutta la vita affrontando anche una serie di incompren-sioni, prove e amarezze. E’ restata comunque fedele al disegno di Dio che su di lei si era posato.

Ha vissuto in anticipo tutte le parole del Figlio proclamate nelle Beatitudini.

A lei il Signore Gesù ha affidato la protezione sulla Chiesa.

E’ colei che ci porta a Cristo ripetendoci: “Fate quello che Lui vi dirà !”.

Non a caso la Chiesa, nel Vaticano II, parla di lei nel capitolo VIII della Lumen Gentium, la Costituzione dogmatica sulla Chiesa del Concilio.

Non smettiamo mai di invocarla !

Guardiamo a Lei come modello di risposta agli appelli che Dio continua a rivolgerci.

Guardiamo a Lei come modello di preghiera costante, assidua, incarnata nella nostra storia locale. É la preghiera che ci fa andare avanti e che ci fa sentire in sintonia col Signore Gesù.

Guardiamo a Lei come modello di laboriosità. Ha combinato insieme il suo essere sposa, madre e maestra di vita, accanto a Giuseppe e al fianco di Gesù.

Guardiamo a Lei come modello di silenzio e di contemplazione per i tanti doni di cui siamo beneficiari, senza alcun merito.

Guardiamo a Lei in questo tempo di Sinodo per le nostre due diocesi di Cuneo e di Fossano incamminate da tempo verso l’unità. Non importa sotto quale titolo la veneriamo; fondamentale è guardare verso il Signore Gesù, Signore della nostra storia, maestro e guida delle nostre Chiese.

Con Maria e con tutti i nostri Santi rendiamoci conto che formiamo un’unica Chiesa, sempre impegnata nell’ascolto del Signore, nella lode perenne a Dio per le sue innumerevoli attenzioni nei nostri confronti, e nell’annuncio del Vangelo agli uomini e alle donne che incontriamo.

Maria, Vergine del Carmelo, intercedi per noi !

Maria, Vergine del Carmelo, aiutaci a far si che anche la nostra terra diventi il  ‘giardino di Dio’ !