Configurazione del caso
1) La consanguineità è il legame che sussiste tra persone che hanno lo stesso sangue, cioè che discendono dal medesimo capostipite.
2) La consanguineità si computa per linee e gradi:
a) la “linea” è la serie continua delle persone che traggono origine dal medesimo capostipite: si dice “retta” quando le persone discendono l’una dall’altra (padre, figlio, nipote), mentre si dice “collaterale” quando le persone, pur avendo il medesimo capostipite, non discendono l’una dall’altra (fratello e sorella, zio/a e nipote, cugini);
b) il “grado” esprime la distanza di parentela esistente tra le persone consanguinee e il capostipite, cioè la persona dalla quale discendono immediatamente o mediatamente.
3) Il grado di consanguineità si computa nel seguente modo:
a) nella linea retta, tanti sono i gradi quante sono le generazioni, escluso il capostipite (es. tra padre e figlio: 1 ° grado; tra nonno e nipote: 2° grado; tra nonno e pronipote: 3° grado);
b) nella linea collaterale, tanti sono i gradi quante sono le persone coinvolte in tutte due le linee insieme, escluso il capostipite (es. tra fratello e sorella: 2° grado; tra zio/a e nipote: 3° grado; tra primi cugini: 4° grado; tra secondi cugini: 6° grado).
4) Quanto alla possibilità di contrarre matrimonio tra persone consanguinee, possiamo distinguere i seguenti casi:
a) la consanguineità in linea retta rende nullo il matrimonio;
b) la consanguineità in linea collaterale nel 2° grado (fratello- sorella) rende nullo il matrimonio;
c) la consanguineità in linea collaterale nel 3° (zio-nipote) e 4 ° (primi cugini) è un impedimento che rende nullo il matrimonio, ma da tale impedimento può dispensare l’Ordinario del luogo;
d) la consanguineità in linea collaterale oltre il 4 ° grado non costituisce impedimento alla validità del matrimonio.
Il parroco
Qualora l’impedimento di consanguineità sia dispensabile, presenti la relativa domanda all’Ordinario del luogo, accertandosi, eventualmente anche con l’aiuto di esperti di un Consultorio di ispirazione cristiana, che vi siano nei nubendi reale libertà di consenso, retta intenzione e che siano stati compiuti gli specifici accertamenti in ordine a eventuali rischi genetici per la prole.
L’Ordinario del luogo
Dopo aver esaminato il caso, valuti l’opportunità di concedere la dispensa richiesta.