Atto formale di abbandono

Negli ultimi tempi, alcuni fedeli hanno scritto ai parroci per essere cancellati dal registro dei battesimi.

Per la Chiesa cattolica il sacramento del Battesimo conferisce uno status personale indelebile; pertanto la relativa annotazione sugli appositi registri documenta un fatto storico che, come tale, non può essere cancellato. Viene comunque dato un seguito a tali richieste, nella convinzione che ogni convincimento altrui, libero e personale, è sempre degno di rispetto, pure quando non condiviso: il responsabile dei registri parrocchiali, lasciando pienamente intatto quanto scritto sul registro dei Battesimi, vi pone accanto una specifica Nota di presa d’atto dell’esplicita volontà manifestata di abbandonare la chiesa cattolica.

Si configura così quello che il Codice di diritto canonico chiama “atto formale di abbandono della Chiesa cattolica”, che comporta queste conseguenze giuridiche:

  1. se ci sono le condizioni di cui al can.1364 §1, scomunica latae sententiae;
  2. se ci sono le condizioni per la scomunica di cui sopra, divieto di ricevere sacramenti e sacramentali, salvo in pericolo di morte dopo ravvedimento, can. 1331 §1-2°, in particolare, divieto di ricevere la comunione, can. 915; necessità della licenza dell’Ordinario per accedere al matrimonio canonico, can. 1071 §1-5°; impossibilità di assumere l’incarico di padrino o madrina nei sacramenti dell’iniziazione, can. 874 §1; privazione delle esequie ecclesiastiche, salvo un qualche segno di ravvedimento prima della morte, can. 1184 §1-1°; rimane invece, in caso di matrimonio religioso, l’obbligo della forma canonica, compreso l’impedimento di disparità di culto (con relativa necessità della dispensa per una valida celebrazione) e la necessità della licenza per il matrimonio misto, cann. 1117-1086-1124 (così come modificati nel 2009).

Scrivendo a questi fedeli che hanno formalmente abbandonato la Chiesa cattolica, il Vescovo conclude la sua lettera così:

Sono convinto che la sua riflessione umana e religiosa avrà un seguito ulteriore e che lei in futuro potrà riscoprire il valore autentico dell’esperienza cristiana, così come custodita dalla comunità ecclesiale. A questo riguardo le ribadisco la disponibilità mia e dei miei sacerdoti al dialogo: se vuole, sa come contattarci.