Quaresima di Fraternità 2023

In viaggio nelle periferie del mondo per non dimenticare le ferite, il pianto, l’isolamento di chi si sente scartato e con un futuro incerto e senza prospettive.

Il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo al Festival della Missione celebrato a Milano nell’ottobre scorso disse «I poveri non sono solo per qualcuno che se ne deve occupare e nessuno dica che non si può occupare dei poveri. Non ci vuole solo l’organizzazione per occuparsi dei poveri, ma il rapporto, l’affettività, il legame».

È con questa consapevolezza che intraprendiamo il nostro viaggio in questa Quaresima 2023 nelle periferie del mondo perché la fraternità sia sempre più una parola concreta e vera. Volerci bene, amarci, amare i poveri perché sono nostri fratelli, vincere la solitudine e l’individualismo imparando ad essere famiglia, una famiglia affettiva in cui il primo posto ce l’hanno i poveri: quale altra conversione potremmo volere per noi? Quale itinerario quaresimale percorrere senza avere di mira questa meta?

In questa prospettiva, in questa fatica della fraternità, l’Ufficio per la Cooperazione missionaria ci prende per mano e attraverso sei progetti/mete di solidarietà ci accompagna in un viaggio dentro alcune «periferie geografiche ed esistenziali del mondo» (per usare una espressione cara a papa Francesco…), perché non abbiamo a dimenticare le ferite, il pianto, l’isolamento di chi si sente scartato e con un futuro incerto e senza prospettive.

Allargando lo sguardo alle crescenti povertà in tutto il pianeta, aprendo il cuore al fratello povero vicino o lontano, possiamo trovare nuove strade, andare oltre l’impostazione di quelle politiche sociali «concepite come una politica verso i poveri, ma mai con i poveri, mai dei poveri e tantomeno inserita in un progetto che unisca i popoli» (Fratelli tutti 169).

Al contempo l’Ufficio per la Cooperazione missionaria propone alle comunità, durante il tempo quaresimale, un momento di preghiera per porre l’attenzione su un’altra forma di povertà: la persecuzione contro i cristiani in diversi paesi del mondo e la discriminazione per la fede. La Veglia di preghiera proposta per venerdì 24 marzo alle ore 20.45 presso la chiesa di Santa Maria nel centro storico della città di Cuneo, sarà l’occasione per ritrovarci fratelli e sorelle, figli di quel Padre a cui affidiamo le sofferenze di tanti uomini e donne e la fatica a fare nostro il suo misterioso e talora incomprensibile disegno di bene.